Monday, October 29, 2012

Piazza Duomo e dintorni:Il Museo del 900 a Milano

Dalle avanguardie all'arte cinetica:il 900 di Milano.


Uscendo dalla metropolitana alla fermata della metro gialla Duomo, si ha subito un colpo d’occhio eccezionale quando ci si trova davanti lo spettacolo del Duomo, della Galleria da un lato e del palazzo Reale dall’altro. E accanto all’eleganza del palazzo Reale non può non colpire il particolare edificio dell’Arengario. 

Il Palazzo dell'Arengario è progettato nel 1936, periodo fascista, da Portaluppi-Griffini-Magistretti-Muzio, ma non completato.  Durante il Medio Evo era il nome della sede comunale nelle città del Nord Italia.
Dal 2009 e in soli tre anni questa struttura è stata svuotata  al suo interno e ripensata per ospitare 350 opere scelte tra 110 artisti  che hanno  operato tra il 1902 e fine anni ’70.
La presentazione delle opere è cronologica con alcune sale "personali"  dedicate a grandi personaggi italiani dei movimenti artistici del 900 tra cui Boccioni, Morandi, De Chirico, Martini, Melotti, Fontana, Manzoni, Marini.

Si parte dal 1901, con "Il Quarto Stato"di Pellizza da Volpedo a raffigurare il passaggio dall'Ottocento al nuovo secolo, l’opera è stata trasferita da Villa Reale all’arengario e domina per la sua grandezza e imponente raffigurazione di una folla ordinata.
La versione precedente dell’opera “La Fiumana” si trova invece ancora alla Pinacoteca di Brera.
Se siete visitatori pigri o passate di fretta potete ammirare Il Quarto Stato e il neon di Fontana  anche dall’esterno del museo.
Le scale con rampe elicoidali  Salendo le quali , se guardate in basso, potrete anche vedere la primissima opera: un gruppo di sculture provenienti da I Bagni Misteriosi di Giorgio de Chirico, vi guidano verso la sezione dedicata alle Avanguardie internazionali, con dipinti di Picasso, Braque, Klee e Kandinskij, Laurens e Modigliani, per poi accedere alla prima sala dedicata al Futurismo. 

Segue l'arte degli anni Venti e Trenta, tra Novecento e Astrattismo con monografie di de Chirico, Morandi,  Martini e Melotti, mentre a Lucio Fontana è dedicato il grande salone della torre dell'Arengario.


Al terzo piano si trova una sala dedicata a Burri e alle opere degli anni Cinquanta e Sessanta dei maggiori maestri italiani Vedova, Capogrossi, Novelli, Tancredi, Accardi).
Una grande sezione è riservata all'Arte Cinetica e Programmata con una serie di ambienti, per continuare con la Pop Art italiana e con i dipinti di grande formato della Pittura Analitica. La fine del percorso espositivo ospita l'Arte Povera.
Se avete voglia di una pausa tra una sala e l’altra e non volete perdervi lo spettacolo della vista esterna, fermatevi al risorante “Da Giacomo” a godervi le sale meravigliose e il dehors su piazza Duomo.

Ingresso gratuito ogni giorno a partire da due ore prima dalla chiusura del Museo.
 

Ogni venerdì gratis dalle 15.30.


Corsi di yoga e di storia dell'arte durante la pausa pranzo.


Gli orari di apertura al pubblico del Museo sono i seguenti:
LUN.  14.30 - 19.30
MAR. MER. VEN. e DOM.  9.30 - 19.30
GIO. e SAB.  9.30 - 22.30 

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