L'antesignana dei "selfie" allo spazio Forma
Nata a New York e morta a Chicago nel 2009, Vivian Maier è una delle esponenti femminili più importanti della fotografia di strada, ma la stranezza è che lei non lo saprà mai.
Divenuta famosa solo dopo la
sua morte, quando furono ritrovate migliaia di foto, negativi,
pellicole, appunti che lei aveva lasciato e conservato gelosamente nella
sua stanza mentre lavorava come bambinaia in una ricca casa di New
York, Vivian era una donna selvaggia e avventurosa con una vita la quale
da sola meriterebbe un film.
C'è qualcuno che ha ipotizzato che dietro questa storia ci sia una fantastica invenzione, ma a noi piace credere che ci fosse davvero lei. E vi piacerà, anche il suo modo di autoritrarsi (farsi un selfie diremmo oggi), così schivo come se stesse facendo delle prove, senza mai guardare l'obiettivo ma sempre filtrata da uno specchio, una vetrina, un riflesso.
John Maloof acquistò il
materiale in una casa d'asta e oggi, ritrovandosi con tanta arte tra le mani,
organizza tutte le mostre a lei dedicate in giro per il mondo.
E una sarà presto a Milano:
Vivian Maier, Street photographer
dal 19 novembre al 31 gennaio
Forma Meravigli,
Via Meravigli 5 – 20123 Milano – Tel. 025811806
Merc., ven., sab. e dom. 11.00 – 20.00
Giovedì 12.00 – 23.00
Lunedì, martedì chiuso
Biglietto di ingresso: 4 euro
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