Gli appuntamenti della contessa

L’Africa a Milano, passando per la Cina. Hakuna Matata Sunday market.

In una Milano sempre più cosmopolita, un tocco di Africa nel pieno della Chinatown milanese. Allo Studio Area 22, in un piccolo spazio tra i cortili della zona Paolo Sarpi, ieri si sono riuniti 17 giovani designer per presentare le loro creazioni, grazie all’iniziativa di Ellis e Mabel le organizzatrici dell'evento. Gioielli, accessori, abbigliamento e oggetti di design originalissimi. E alle 18 anche un momento di goloso relax con la degustazione della birra artigianale comasca Aqua Dulza. Nei prossimi giorni, sul nostro blog, troverete qualche notizia in più sui designer, sui loro lavori  e su come trovarli. A noi, oltre alla creatività ha colpito anche la loro la simpatia e  disponibilità. Vi riproponiamo in qualche scatto qualcuna delle idee nuove che abbiamo visto:

  
A presto con tutte le info...

Mostra il tuo lato tenero.

Siete alla ricerca di oggetti, abbigliamento ed accessori che esprimono il vostro lato tenero? Allora non vi resta che visitare il sito della giovane desinger di Singapore Linda: Little Odd Forest.

Marchio nato nel 2004 realizzatore di magliette, borse, spille, peluches ed articoli per la casa decorati in chiave green con animaletti, alberi, foglie e fiori.

Little Odd Forest è un mix di allegria e tenerezza, osservare per credete!

http://www.forestprints.com/

Borse ad oblò.

Eccomi qui, pronta a segnalarvi una particolare borsa scovata navigando sul web.
La bag in questione si chiama Oblò. Creata dal designer trentenne Diego Sferrazza.

La borsa è in tessuto e proposta in vari colori. La cosa curiosa? La forma del manico è ad oblò (da qui il nome).

Una variante che rende l’accessorio dall’aspetto insolito quasi futuristico. Che ne pensate ?Simpatica, no?
http://www.diegosferrazza.com/

Notizie su una giovane designer

La designer più famosa del momento è una certa Kira Plastinina.
Ragazza russa di soli 15 anni che in poco tempo ha scalato la vetta del successo nel suo paese e nel resto del mondo.
La sua linea è adatta alle donne tra i 15 ei 25 anni. Abiti fashion ma irruenti e rigorosi; jeans in vinile; gonne ridotte al minimo; magliette pop; pantaloncini e salopette in pelle; sneakears o stivali altissimi ai piedi; borse extra large;cappelli da fantino.

Una moda decisamente piena di contrasti che Lei stessa definisce “dolce e dura,romantica e sportiva”.
Vi elenco alcune delle cose che la quindicenne ad oggi ha già raggiunto:
· 40 negozi in Russia, Kazakistan e Ucraina.
· Premio “Woman Of the Year” 2007 da parte della rivista Glamour, nella sezione rivelazione.
· Abbigliare conduttrice e concorrenti di un popolare show televisivo russo Star Factory(un “Amici” in versione Russa).
· Catturare l’attenzione di vip molto note, una fra tutte Paris Hilton.
Il suo prossimo obiettivo? Aprire negozi in ogni Paese, è puntare in particolare sull’Italia.

Ma cosa pensano di lei i critici?Non tutti sono d'accordo sulle sue capacità stilistiche e sostengono che è solo grazie ai soldi del papa (Sergei Plastinina, proprietario di una delle più grandi aziende alimentari della Russia), che la “bambina”ha raggiunto il successo.
Kira stessa non ha problemi ad ammettere che ha coronato il suo sogno grazie al padre ma ci tiene a sottolineare che il talento è tutto suo. Anche se è vero che i soldi semplificano quasi sempre la vita è certo negli anni Kira dovrà ancora studiare e lottare a lungo per dimostrare il “Talento”.
http://www.kiraplastinina.com/

The Next Big Italian Thing

I would like to do a preface before we start. My style is very classic-meets-trendy-meets-casual. Something like Ralph Lauren-meets-Balmain kind of thing. So I mean this in the best possible way, Roberto Cavalli's fashion is just to wild for my style. Don't get me wrong, the guy's a genius, just not the kind of thing you would see me sporting everyday. This said I can go on

I came about an article in a fashion magazine, where he complained about the Italian fashion system. As I read through the pages of the interview, I couldn't help but wonder; "is it possible for the two of us to share the same point of view, even if we are light years apart?"

In the article he talks about how the Italian fashion business is not made of talented people, but of contacts, friends of friends and public relations. He says that he still (I mean, he is Cavalli for crying out loud!) gets ignored or banned from important shows because he is different from the rest (that is actually true and that's what is good about his fashion).

This is why I'm writing this article, it just hit home with he.

Even if Italy is still the mecca for many young and talented wanna-be designers, the system sucks. They are stuck in a root. Italy doesn't make fashion anymore, quality clothes, check; good material, also; but no trend. I mean, let's speak frankly, they are not looking for the next big thing.

Much to our disappointment, the systems works as the govenment does. It's just the mentality that we need to understand. Italy is an old country. They are stuck with the old things. Like a survey they did last year proved, the thing that most italians fear most is change itself! So at the end of the day, the brands that they now have, have been around for more than 20 years, but they are always the same, no new fresh change. But hey, that's the way they like it. They like their old habits and since the formula they used in the 70's worked, why change it? They'll stick to it until it just fades in oblivion.

So, since Mr. Cavalli and I share this particular point of view, I invite him not to repeat the same mistakes his colleagues made. I hope that he is true to himself and that he starts introducing (at least in his company. Little steps people!) some initiatives to give the opportunity to new young designers (ahem, like myself) to show their work. This way his brand will always remain fresh, he could get the chance to discover the next big italian thing and maybe, but just maybe, you could see me walking down the street with the latest Cavalli dress.