Provate ad immaginarvi la Parigi
degli anni ‘30, quando era la capitale mondiale di tutte le arti:
impressionismo, cubismo, simbolismo, surrealismo, delle avanguardie. Quando artisti
come Hemingway e Mr Fitzgerald con la sua Zelda giravano tra i cafè literar di Montmartre e
Montparnasse con i loro abiti a volte stravaganti, le loro feste incredibili, “le
provocazioni ai ‘borghesi’”, le cravatte di legno di Vlaminck, i cappelli di
Braque, le tute blu di Ricasso...
Ecco, è in questo contesto
favoloso che visse Christian Dior, uno dei personaggi che maggiormente ha
rivoluzionato il mondo della moda con la sua nuova idea di donna e il suo “New
look”. Ma Dior è stato nella sua vita prima di tutto un grandissimo amante
dell’arte, una sorta di mecenate. Da giovane aprì a Parigi una galleria dove fu
il primo ad esporre artisti come Dalì, Mirò, Giacometti, ma anche Picasso, Paul
Klee e una delle sue migliori clienti era la famosa signora Gertrude Stein.
L’amore tra Dior e l’arte è ricambiato, tanto che proprio in questi giorni la Triennale di
Milano sta dedicando la mostra “Lady Dior As Seen By”
alla borsa icona dela casa di moda francese. La stupenda Lady Dior fu creata nel 1995 e regalata dalla première dame di
Francia a Lady Diana, principessa del Galles, in visita a Parigi che se ne
innamorò e la volle in tutte le varianti. Da quel momento la borsa iniziò ad
essere oggetto di culto e desiderio e a distinguersi per per la sua fattura e
la sua eleganza.
Alla Triennale la troviamo reinterpretata
nei modi più fantasiosi da artisti, registri, designer tra cui Nan Goldin,
Peter Lindbergh, Bruce Weber, Patrick Demarchelier, David Lynch, John Cameron
Mitchell, Arne Quinze, Olympia Scarry, Maarten Baas e Wen Fang. L’esposizione
si inserisce in una progettualità più ampia, anche in relazione all’iniziativa
intitolata “Lady Dior As Seen By/A new generation of Italian artists”
realizzata con il patrocinio della Accademia di Belle Arti di Brera che
coinvolge anche gli studenti dell’Istituto.
E voi come la vorreste la vostra Lady Dior?
Fino al 4 Novembre 2012.
Ingresso gratuito
Triennale di Milano
No comments:
Post a Comment